La manifestazione “Culture a Confronto” nasce nel gennaio 2013 da un’idea di Andrea Addolorato. In tutti questi anni, il Festival ha collaborato con associazioni, riconosciute alivello mondiale, che operano per preservare e proteggere il folklore e la cultura popolare, come il C.I.O.F.F. (Conseil Internatinal des Organisations de festivals de Folklore) istituito nel 1970 a Confolens (Francia), l’I.G.F. (International Union of Folklore Associations) fondata nel 1949 a Nizza (Francia), e lo I.O.V. (International Organization of Folk Art) fondata a Seattle, Washington (USA), associazioni presenti in tutti i Continenti e che collaborano a loro volta con l’ UNESCO, mentre su territorio nazionale collabora con la F.I.T.P. (Federazione Italiana Tradizioni Popolari) istituita nel 1970 in cui sono affiliati più di 400 gruppi di tutta Italia.

La nutrita e variegata partecipazione alla manifestazione Culture a Confronto Festival Mondiale del Folklore e della Cultura Popolare da parte di Gruppi Folklorici provenienti dalla Calabria, dalle varie regioni d’Italia e da ogni parte del mondo, conferisce alla Rassegna un alto tasso di spettacolarità e incentiva un approccio conoscitivo e critico sul patrimonio culturale di varie Etnie e il cast artistico vario e ampio permette di offrire una grande complessa serie di elementi in grado di tenere sempre alto l’interesse dello spettatore.

L’intreccio tra colori e musica spazianti tra diverse tonalità; la pregevole componente dei costumi dai più strani accostamenti tra colore e forme che tramandano nei secoli aspetti della cultura e delle tradizioni popolari; il variopinto alternarsi di diverse Etnie, la dimostrazione visiva e pratica degli elementi di fondo costituiti delle razze e delle culture; tutto questo è solo parte di una componente di una rassegna altamente valida e basata su arte, tradizione, cultura, ballo e musiche, che riesce a fare breccia su uno spaccato molto ampio della società.

Il messaggio che Culture a Confronto Festival Mondiale del Folklore e della Cultura Popolare vuole dare è un messaggio di pace: le storie offerte al pubblico durante la manifestazione, ciascuna con la propria peculiarità, ci permetteranno di avvicinarci a mondi lontani che ci racconteranno luoghi e sentimenti che appartengono a tutti.

“Conoscere altre tradizioni popolari significa conoscere meglio noi stessi ed esaltare il nostro lato migliore, al fine di capire che possiamo, se vogliamo, convivere in pace nel rispetto delle diversità di ognuno”.